Chi sono

Sono nata a Macerata il 28 aprile 1961.

Ho vissuto a Jesi, dove ho frequentato le scuole, fino alla maturità classica. Nel 1980 mi sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenza presso l’università pubblica la Sapienza di Roma, dove mi sono laureata nel 1985.

Nel frattempo, ho mosso i primi passi nel mondo del lavoro. Dal 1983 al 1986 ho lavorato per l’Agenzia Italiana Stampa e Emigrazione (Aise). Mi sono iscritta all’Albo dei Giornalisti nel 1986. Nei due anni successivi ho lavorato alla Rai con contratti a tempo determinato in programmi televisivi e radiofonici, occupandomi di produzione. Nel 1989, attraverso un concorso per Junior Professional Officer (JPO), ho cominciato la mia carriera nelle Agenzie delle Nazioni Unite. Ho lavorato alla Fao, al Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp) e sono stata portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Ho svolto molte missioni in luoghi di crisi, fra cui ex Iugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Mozambico, Angola e Ruanda.

Nel 2013 entro alla Camera dei deputati, di cui vengo eletta presidente il 16 marzo dello stesso anno. Ho caratterizzato il mio mandato con azioni innovative su vari fronti: questioni sociali e di genere, disuguaglianze e periferie, risparmi e trasparenza, violenza sul web e contrasto alle fake news.

Fin dai primi giorni del mio mandato, ho assunto un impegno di sobrietà. Ho ridotto il mio stipendio del 30% e diminuito il numero e i compensi dei componenti del mio staff. Ho rinunciato all’appartamento di servizio.

Ho promosso la riforma del sistema retributivo dei dipendenti della Camera e del Senato che ha introdotto, per la prima volta, dei tetti. Operazione che ha portato ad un’economia sui bilanci dei due rami del Parlamento di quasi 97 milioni di euro.

Ho messo in atto, per la prima volta, un’imponente azione di risparmio sui costi di funzionamento di Montecitorio, per complessivi 350 milioni di euro dall’inizio della legislatura, la somma più cospicua mai tornata al bilancio dello Stato. I 47 milioni di risparmi del 2016 sono stati destinati alle popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia.

Su mio impulso, la Camera ha adottato un codice di condotta per i parlamentari, una regolamentazione per le attività di lobbying  e abolito i vitalizi per gli ex parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi.

Nel 2014 ho chiesto al governo la rimozione del segreto sulla documentazione trasmessa dai Servizi di informazione alle Commissioni d’inchiesta di Montecitorio. Quindi, ho dato il via ad un’ampia azione di desecretazione di atti conservati negli archivi di Montecitorio: dalla Terra dei fuochi alle navi dei veleni, dal delitto di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin al cosiddetto ‘armadio della vergogna’ sui delitti nazifascisti. Una mole enorme di materiale oggi consultabile, anche on line, e a disposizione di studiosi, giornalisti e cittadini interessati.

Il 28 luglio del 2014 ho istituito, per la prima volta in sede parlamentare, una Commissione di studio su Internet e digitale, costituita da parlamentari ed esperti. Dopo una serie di audizioni di associazioni, esperti, soggetti istituzionali e una consultazione pubblica on line durata cinque mesi che ha visto la partecipazione di oltre diecimila utenti, è stata elaborata una ‘Carta dei diritti e dei doveri su Internet’. Una mozione d’aula, votata all’unanimità nel novembre 2015, ha impegnato il governo ad adottare iniziative per l’adozione, a livello nazionale, europeo e internazionale, della Carta.

Il 10 maggio del 2016 ho istituto una Commissione sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, che ho voluto intitolare alla deputata britannica Jo Cox, brutalmente uccisa da un estremista. Ne fanno parte deputati ed esperti con il compito di condurre attività di studio e proposte su tali temi.

Ho lanciato una campagna di sensibilizzazione sulle fake news intitolata ‘BastaBufale’ alle quale hanno aderito oltre 20mila persone. Dopo questa iniziativa è stata avviata una collaborazione con il Miur che ha portato al varo della campagna nazionale di educazione digitale nelle scuole #BastaBufale presentata alla fine di ottobre del 2017 e che coinvolge oltre 4 milioni di studenti.

Ho dedicato un forte impegno per il rilancio del progetto europeo promuovendo, nel settembre del 2015, la Dichiarazione ‘Più integrazione europea, la strada da percorrere’, inizialmente sottoscritta dai presidenti dei Parlamenti di Germania, Francia e Lussemburgo e successivamente firmata da altri undici presidenti di Camere. Nel documento sosteniamo che per affrontare le sfide globali serve più l’Europa; che non si può più ignorare l’impatto sociale delle misure economiche; che bisogna puntare su crescita e occupazione; che siamo pronti a condividere sovranità con l’obiettivo di arrivare ad un’Unione Federale di Stati.

Ho introdotto il linguaggio di genere negli atti e nei lavori alla Camera, istituito l’intergruppo delle deputate per la parità di genere e ho voluto dedicare una Sala di Montecitorio alle prime donne delle istituzioni.

Premi e riconoscimenti

Medaglia ufficiale della Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (2004), Premio Consorte del Presidente delle Repubblica (2006), Premio giornalistico alla carriera Addetto stampa dell’anno del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (2009), riconoscimento speciale ‘Italiana dell’anno 2009’ del settimanale Famiglia Cristiana (2010) “per il costante impegno svolto con umanità ed equilibrio, a favore di migranti, rifugiati e richiedenti asilo oltre che per la dignità e la fermezza mostrate nel condannare i respingimenti degli immigrati nel Mediterraneo effettuati nell’estate del 2009”, Premio Renato Benedetto Fabrizi dell’ANPI (2011), Premio Paolo Giuntella per la libertà di stampa dell’associazione Articolo 21 (2013), Premio Assorel alla carriera (2016), Onorificenza “Scanderbeg” conferita dal Presidente della Repubblica di Albania (2016) per “l’eccezionale contributo dato nei momenti difficili per la nazione albanese, negli anni 1997-1999 in qualità di portavoce dell’Unhcr nelle zone rurali del nord-est dell’Albania: Kukes, Has, Tropoje e in Kosovo; per la proficua ed esemplare collaborazione tre le autorità locali e quelle internazionali dell’Unhcr affrontando le conseguenze catastrofiche della crisi dei profughi albanesi salvati dalla pulizia etnica del regime di Slobodan Milosevic; per il prezioso contributo al progresso delle relazioni bilaterali tra la Repubblica italiana e la Repubblica albanese, in particolare nella dimensione parlamentare”, Premio cittadinanza europea per l’Europa dei popoli e la pace nel mondo della città di Belgioioso (2017), Laurea honoris causa dell’American University di Roma (2017) assegnata a riconoscimento del “contributo istituzionale, sociale e civile che contraddistingue la mia carriera; per il costante impegno a sostegno dei diritti fondamentali, della dignità umana e delle pari opportunità, contro ogni tipo di discriminazione e violenza; per l’attenzione rivolta alle donne e al loro apporto sociale; per la capacità e onestà politica, e il coraggio di combattere gli stereotipi culturali”, Ambasciatrice di Telefono Rosa (2017) “per il coraggio di agire quotidianamente il prestigioso incarico di presidente della Camera dei deputati segnando tutti i giorni la strada dei diritti delle donne su molteplici fronti. Per essere sempre in prima linea contro la violenza di genere, il bullismo, l’utilizzo violento del web, nella battaglia per l’uso delle declinazioni femminili nel linguaggio e la memoria delle grandi figure femminili nella storia. Per avere manifestato grande vicinanza e attenzione alle problematiche delle associazioni e dei centri antiviolenza”, Premio Sole d’argento (2017) del Movimento Donne di Confartigianato per “la coraggiosa opera in difesa della parità di genere e del lavoro femminile, per aver dato voce e volto alle istanze delle donne ponendole al centro dell’agenda politica nazionale. Esempio di impegno a salvaguardia dei diritti civili, con la sua azione istituzionale, esercitata con sensibilità, passione e fermezza, è al fianco delle donne per affermare il rispetto dei valori etici e democratici dell’Italia, fondamento per costruire prosperità economica, benessere e coesione sociale”, a dicembre del 2017 l’edizione europea del sito web Politico mi ha inserito al quinto posto della sua ‘Class of 2018’, la lista che raccoglie le 28 personalità che “agendo, innovando o sognando trasformeranno l’Europa” nel prossimo anno.

Libri e articoli

Ho pubblicato i libri Tutti indietro (Rizzoli 2010), Solo le montagne non si incontrano mai (Rizzoli 2013), Lo sguardo lontano (Einaudi 2015) e La comunità possibile (Marsilio 2017).

‘Tutti indietro’ racconta la mia esperienza nelle crisi umanitarie, descrivendo l’Italia della solidarietà, di chi rischia la vita per salvare i naufraghi che arrivano dalle coste africane e di chi lavora per realizzare l’integrazione di immigrati e rifugiati. Ho devoluto i ricavati delle vendite a borse di studio a favore di ragazzi afgani giunti in Italia senza genitori.

‘Solo le montagne non si incontrano mai’ ripercorre la storia di una bambina somala gravemente ammalata portata in Italia da un militare italiano nel 1994, che dopo quattordici anni riconosce il padre naturale in una puntata della trasmissione ‘Chi l’ha visto’. Incoraggiata dalla sua famiglia siciliana, Murayo contatta il padre, che rivedrà in Kenia. Anche in questo caso, il denaro ricavato dalle vendite è destinato, al campo profughi di Dadaab.

‘Lo sguardo lontano’ è un resoconto dall’interno dell’esperienza nell’istituzione di cui ho accettato di mettermi al servizio e dell’impegno per farla diventare anche il luogo di una nuova cittadinanza, dimostrando che la rotta può essere invertita e che c’è una buona politica fatta di giustizia sociale, riconoscimento della dignità, di restituzione della speranza a chi sembra averla perduta. I proventi del libro destinati a me sono interamente impiegati per finanziare borse di studio.

‘La comunità possibile’, che ho scritto in occasione dei sessant’anni dei Trattati di Roma, prova a tracciare una nuova strada per il futuro dell’Europa nella sua stagione più grave e difficile. Il racconto comincia dai luoghi simbolo della crisi – Lesbo, Schengen, Londra – e procede tra Tangeri e Beirut e poi nei Balcani, in quelle terre per cui invece il nostro continente è ancora un riferimento o un punto d’arrivo. Delineo la mia idea di percorso verso un coraggioso processo di integrazione politica europea e descrivo le tappe – quelle già compiute e quelle ancora da compiersi – per il rilancio del progetto federalista dei ‘visionari’ di Ventotene. Per spiegare che l’Europa è, appunto, un valore aggiunto e rinunciarvi non si può. E non si deve.

Ho scritto in diverse riviste e ho tenuto un blog sul sito del quotidiano La Repubblica e su The Huffington Post Italia.

 

ENGLISH VERSION

Who I am

I was born in Macerata on 28 April 1961.

I was brought up in Jesi, where I attended school up to the Baccalaureate in Classical studies.

In 1980 I enrolled in the Law Faculty at Rome’s “La Sapienza” University, from which I graduated in 1985.

In the meantime, I had begun taking my first steps in the world of work. From 1983 to 1986 I worked for the Italian Press and Emigration Agency (AISE). I was admitted to the journalists’ professional association in 1986. During the following two years I worked at RAI under a fixed-term contract in television and radio programme production. In 1989 I passed the entrance examination to become a Junior Professional Officer (JPO) and began my career in the United Nations agencies. I worked at FAO and the World Food Programme (WFP) and I was the spokesperson for the United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR). I conducted many missions in crisis areas including the former Yugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Mozambique, Angola and Rwanda.

In 2013 I became a Member of Parliament and was elected President of the Chamber of Deputies on 16 March of the same year. I have focused my mandate on innovative actions on several fronts: social and gender issues, inequalities and peripheries, budgetary savings and transparency, violence on the Internet and combating fake news.

From the first few days in office, I committed myself to sobriety. I reduced my salary by 30 percent and reduced the number and the remunerations of my own staff. I also declined to use the official President’s Apartment.

I promoted a reform of the Chamber of Deputies and Senate staff pay system, which, for the first time, introduced remuneration caps. This operation saved the two Houses of Parliament almost 97 million euro.

I also introduced, for the first time, a massive cost-cutting exercise at the Chamber of Deputies with a total saving of 350 million euro since the beginning of the present Parliament, the largest amount ever to be returned to the central government budget. The 47 million euro saved in 2016 was used to provide relief to the people affected by the earthquake in central Italy.

I introduced a parliamentarians’ code of conduct, regulations on lobbying activities and I abolished life-time pension payments to former parliamentarians convicted of serious crimes.

In 2014 I asked the government to lift the seal of secrecy on documentation submitted by the Intelligence Services to the Chamber of Deputies’ Committees of Inquiry. I then set about releasing documents from the Chamber of Deputies’ archives: from the scandal of incinerated toxic landfills in the Naples area, known as the “Land of Fires”, to the ships carrying toxic chemicals, from the murders of Ilaria Alpi and Miran Hrovatin to the so called ‘armoire of shame’ of covered-up crimes committed under the Nazi-Fascist regime. This vast amount of material can now be consulted online by students, journalists and any citizens interested in these matters.

On 28 July 2014 I established the first Parliamentary Study Committee on the Internet and the digital media made up of MPs and experts. A series of hearings of associations, experts, institutional players and a public online consultation over five months, in which more than 10,000 users took part, led to the drafting of a “Declaration of Internet Rights”. A House motion unanimously adopted in November 2015 urged the government to take steps to promote the adoption of the Declaration at a national, European and international level.

On 10 May 2016 I set up a Committee on intolerance, xenophobia, racism and hate phenomena which I decided to name after the British MP Jo Cox, who had been brutally murdered by an extremist. It comprises MPs and experts tasked with studying and making proposals on all these issues.

I launched a fake news awareness-raising campaign entitled “BastaBufale” (‘Stop Fake News’) supported by over 20,000 people. Following this initiative, we began working with the Ministry of Education, University and Research (MIUR) and launched the BastaBufale national digital education campaign in schools, presented at the end of October 2017 and involving more than 4 million students.

I have worked hard on relaunching the European project by promoting the Declaration on “Greater European integration: the way forward” in September 2015, originally signed by the Speakers and Presidents of the German, French and Luxembourg Parliaments and subsequently endorsed by another 11 Speakers and Presidents of Parliaments. The document maintains that in order to address global challenges, more Europe is needed; we can no longer ignore the social impact of economic measures; we need to foster growth and jobs, and we are ready to share sovereignty in order to achieve a Federal Union of States.

I have introduced gender-sensitive language in all the documents and proceedings of the Chamber of Deputies, setting up a cross-party Women Deputies Group for gender equality. I decided to dedicate a Room at Montecitorio to the first women institutional leaders.

Awards and honours

The official medal of the National Commission for Gender Equality and Equal Opportunities (1999); Knight of the Order of Merit of the Italian Republic (2004); Prize of the Spouse of the President of the Republic (2006); the Press Attaché of the Year Prize awarded by the National Council of the Order of Journalists (2009); a Special Award as “Italian woman of the year 2009” by the Famiglia Cristiana weekly magazine (2010) “for her constant commitment pursued with humanity and balance on behalf of migrants, refugees and asylum-seekers, and for her dignity and firmness in condemning the pushback of immigrants in the Mediterranean in the summer of 2009”; the Renato Benedetto Fabrizi Prize from ANPI (2011); the Paolo Giuntella Prize for press freedom by the Article 21 Association (2013); the Assorel Prize (2016); the “Scanderbeg” Award conferred by the President of the Republic of Albania (2016) for “her exceptional contribution in difficult moments for the Albanian nation in the years 1997-1999 as the spokesperson of the UNHCR in the rural areas of north-eastern Albania: Kukes, Has, Tropoje and in Kosovo; for her exemplary and unstinting cooperation with the local authorities, on behalf of the UNHCR, to deal with the catastrophic consequences of the crisis of Albanian refugees rescued from the ethnic cleansing pursued by the Slobodan Milosevic regime; for her valuable contribution to fostering bilateral relations between the Italian Republic and the Albanian Republic, particularly with regard to the “parliamentary dimension”; the European Citizenship Prize for the Europe of Peoples and World Peace by the municipality of Belgioioso (2017); the Honorary Degree awarded by the American University in Rome (2017) in acknowledgement of “her institutional, social and civic engagement throughout her career; her tireless endeavours to uphold fundamental rights, human dignity and equal opportunities against all forms of discrimination and violence; her focus on women and their contribution to society; her political ability and honesty; her bold stance against cultural stereotypes”; Pink Telephone Ambassador (2017) “for her courage to act daily in the prestigious office as President of the Chamber of Deputies, every day marking out the path of women’s rights on multiple fronts. For always being on the front line against gender violence, bullying and the violent use of the internet, in the struggle to use female gender nouns in language and in keeping alive the memory of great women in history. For having shown great concern and attention to the problems of associations and centres to combat violence”.

Books and articles

I have published the following books: Tutti indietro (Rizzoli 2010), Solo le montagne non si incontrano mai (Rizzoli 2013), Lo sguardo lontano (Einaudi 2015) and La comunità possibile (Marsilio 2017).

‘Tutti indietro’ is the account of my experience in humanitarian crises describing Italian solidarity, the Italians risking their lives to save shipwrecked refugees arriving from the African coasts and those working to integrate migrants and refugees. I donated all the revenues from the sale of the book to provide scholarships for unaccompanied Afghan children who had arrived in Italy.

‘Solo le montagne non si incontrano mai’ tells the story of a seriously ill Somali girl taken to Italy by an Italian soldier in 1994, who, 14 years later, recognised her father in an episode of the television programme ‘Chi l’ha visto’. Encouraged by her Sicilian family, Murayo contacted her father, whom she went to meet in Kenya. In this case, too, the money raised from the sale of the book was donated to the refugee camp at Dadaab.

‘Lo sguardo lontano’ Is the story of my experience within the institution which I have committed myself to serve and my efforts to make it the place of a new citizenship, showing that a change of direction is possible and that there exists a better politics, based on social justice, the recognition of human dignity, and restoring hope to those who seem to have lost it. My share of the income from the book sales has been entirely used to fund scholarships.

‘La comunità possibile’, which I wrote to commemorate the 60th anniversary of the Rome Treaties, attempts to set out a new path for the future of Europe in its most difficult and challenging period. The story begins with the places that epitomise the crisis – Lesbos, Schengen and London – and then moves forward between Tangiers and Beirut and then the Balkans, where our continent is still held up as a benchmark or as a final goal. I set out my idea of the path leading to a bold process of European political integration and describe the stages – those already completed and those that lie ahead – for relaunching the federalist project of the “visionaries” of Ventotene, to explain that Europe is an added value and that it cannot be given up. And it must not be given up.

I have written for various magazines and also a blog in the La Repubblica daily and The Huffington Post Italia.