Migranti a Lampedusa, trattamenti sanitari indegni di un Paese civile

Il trattamento riservato agli immigrati nel Centro di Lampedusa, documentato nel servizio trasmesso ieri sera dal Tg2, è indegno di un Paese civile.

Uomini e donne, per essere sottoposti ad un trattamento sanitario, vengono fatti denudare all’aperto in pieno inverno.

Quelle immagini non possono lasciarci indifferenti. Tanto più perché vengono dopo i tragici naufragi di ottobre e dopo gli impegni che l’Italia aveva assunto in materia d’accoglienza.

Quei trattamenti degradanti gettano sull’immagine del nostro Paese un forte discredito e chiedono risposte di dignità. Ringrazio il Tg2 per la testimonianza fornita: la buona informazione ci aiuta a non convivere rassegnati con le vergogne del nostro tempo.

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3 commenti su “Migranti a Lampedusa, trattamenti sanitari indegni di un Paese civile

  1. paolo dice:

    con tutto il rispetto credo che sia molto più indegno la mancanza di strutture idonee per quanto concerne l’accoglienza e la prevenzione sanitaria!Senza voler difendere nessuno credo che molti operatori siano molto spesso costretti ad agire in situazioni di totale emergenza e privi degli strumenti basilari. sperando di non aver offeso nessuno porgo distinti saluti

  2. Miriam dice:

    Premetto di essere contro l’immigrazione clandestina, per me chi entra da clandestino in un uno Stato rimano un clandestino fuori legge, punto. Ma, se dobbiamo accoglierli almeno facciamolo in modo adeguato da Paese civile ed industrializzato. Non facciamo queste figuracce da paese del terzo mondo. E anche non stupiamoci, passata l’attenzione del momento della tragedia di Lampedusa, tutti si dimenticano di questi centri e il più delle volte funzionano “alla spera in Dio”. Io penso che dovrebbero essere sempre e costantemente monitorati dalle Istituzioni con visite a sorpresa. Ci sarà un direttore di questo centro d’accoglienza e un direttore sanitario, ai quali chiedere conto. E, quel che è certo non potranno nascondersi dietro al “non ne sapevo niente”. In Italia bisogna iniziare a far “pagare” le proprie irresponsabilità. Oppure mettete persone adeguate al compito richiesto. Cordialmente.

  3. Antonella dice:

    Non voglio pensare e credere che l’Italia sia questa realtà…non voglio pensare e credere che l’Italia, il mio Paese, non sia un paese accogliente…non voglio pensare e credere che immagini come queste siano state girate in Italia…in qualità di storica, immagini come queste mi riportano ai campi di concentramento…e sinceramente mi auguro di non vederle più…spero si intervenga al più presto…occorrono i fatti…e non le parole…!!!